Vogliamo sostenere i pazienti del reparto di neurochirurgia dell’Ospedale di Padova. 

Infatti, entro l’ospedale arrivano e si sottopongono a intervento circa 300/350 persone l’anno.

Queste persone non ricevono, però, alcun tipo di supporto psicologico.

Risulta invece fondamentale, secondo noi, fornire un servizio del genere: l’intervento è un momento che crea stress e ansia entro l’individuo, e implica un momento di crisi nella vita non solo dell’individuo, ma anche della sua famiglia. 

Non è, inoltre, l’unico momento critico entro l’intervento: non si tratta infatti solo della preparazione all’intervento, assolutamente necessaria in modo che la persona possa sviscerare paure e dubbi, ma anche del post-operatorio.

Il post-operatorio infatti è un momento in cui, anche su base di come l’intervento sia andato, l’individuo si deve riadattare al mondo.

Ci sono circostanze in cui infatti la persona risulta avere deficit cognitivi post operatori: ecco perché la Fondazione non solo vuole fornire una seduta pre operatoria, ma anche post operatoria.

Non solo, per casi in cui sia necessario vogliamo anche fornire una valutazione neurocognitiva, così da poter intercettare quali siano le difficoltà dell’individuo e indirizzarlo per una possibile riabilitazione.

 

Inoltre, la seduta pre operatoria e post operatoria insieme possono, già da sole, far denotare alla nostra esperta  le differenze entro la persona.

Questo nostro progetto è una possibilità: speriamo di poter aiutare il più maggiore numero di pazienti possibili, e di conseguenza così anche le loro famiglie, in modo che non siano soli in questo percorso.



Interventi di coesione di  gruppo per il personale IOV

Fare parte dello staff medico-infermieristico non è semplice: il lavoro di cura richiede, infatti, un impegno emotivo che si espande se la malattia minaccia la vita del paziente o la sua identità, creando in coloro che li cura frustrazione e impotenza.

L'intervento psicologico clinico è parte del lavoro di cura in ambito oncologico e si occupa di:

  • rilevare e rispondere ai bisogni psicologici dei malati e delle loro famiglie.

  • sostenere lo staff medico-infermieristico  

  • facilitare la relazione terapeutica, che è il primo strumento di cura.

Queste differenti parti nei quali si realizza il lavoro di cura in ambito oncologico, implica il raggiungimento e il mantenimento di consapevolezza rispetto l’importanza della loro figura: ciò rende possibile mantenere un modello mentale di cura condiviso e un buon grado di coesione emotiva interna al gruppo.

L'evento formativo si propone di intervenire su questi aspetti, attraverso una riflessione e una analisi dei temi, delle problematiche e delle esperienze delle professioniste della UOSD, guidate da una delle massime esperte del panorama nazionale, sia del lavoro psicoterapeutico che dell'intervento organizzativo.

 

Tutte le fasi saranno seguite e dirette dalla dott.ssa Vera Slepoj, psicologa e psicoterapeuta con  un’esperienza ventennale nel settore, specializzata in sofrologia medica, psicosociologia politica, consigliere del Ministro della Comunicazione dal 2000 al 2005, scrittrice (il suo ultimo libro è “L’orologio della mente”), nonché autrice per trasmissioni RAI e quotidiani. E’ Presidente della International Health Observatory of Psychotherapy e della Federazione Italiana Psicologi.