L’ARRESTO CARDIACO IN ETA’ PEDIATRICA E GIOVANILE SPESSO COLPISCE SOGGETTI SANI

 

Cos'è l'arresto cardiaco

 

L’arresto cardiaco in età pediatrica e giovanile ha un profondo effetto devastante su tutti: ragazzi, genitori, familiari, comunità e operatori sanitari. 

Sono eventi rari, ma quando si verificano lasciano il segno. 

Spesso colpisce persone sane, che fanno attività fisica anche di alto livello e che dovrebbero rappresentare il paradigma della salute psicofisica (mens sana in corpore sano).

 In questi soggetti lo sforzo fisico può agire da trigger di aritmie in presenza di una malattia di cuore misconosciuta (il cosiddetto tallone di Achille). 

Viene definita “morte cardiaca improvvisa” la morte per cause cardiache che avviene entro un’ora dall’esordio dei sintomi, anche talvolta in assenza di tali, in soggetti apparentemente sani. 

L’incidenza di questo evento avverso nella popolazione generale aumenta con l’età, essendo rara nella fascia di età <35 anni (incidenza stimata dello 0.01 per mille/anno), e aumenta a 1 per mille/anno nei soggetti 35-40 anni.

Fino al 40% delle morti improvvise giovanili è riconducibile a malattie del muscolo cardiaco (cardiomiopatie) strutturali e/o elettriche, che sono potenzialmente geneticamente determinate e quindi ereditarie. 

 

Cause


Nelle cardiomiopatie strutturali il cuore risulta morfologicamente alterato, ad esempio nella cardiomiopatia ipertrofica vi è un ispessimento inappropriato delle pareti del cuore, nella cardiomiopatia dilatativa vi è un aumento dei volumi del cuore che pompa poco e nella cardiomiopatia aritmogena il muscolo del cuore viene sostituito progressivamente da una cicatrice. Nelle malattie elettriche sono spesso presenti alterazioni a carico dei canali che regolano il flusso di ioni a livello delle membrane cellulari (da cui il nome di canalopatie, che includono sindromi note come Brugada, QT lungo o corto e tachicardia ventricolare polimorfica catecolaminergica). Queste alterazioni predispongono all’insorgenza di aritmie fatali.

 

Fino al 20% dei casi, soprattutto in età pediatrica, l’arresto cardiaco può avvenire in soggetti con un cuore strutturalmente sano, in cui uno screening cardiologico accurato (ecocardiogramma, risonanza, TAC) o l’autopsia, nel caso di esito infausto, non rivelano alcuna alterazione morfologica e/o funzionale.

A tutt’oggi le cause rimangono ipotizzate, da malattie misconosciute focali non identificabili dagli strumenti in nostro possesso, a nuove malattie puramente elettriche potenzialmente ereditarie, a cause esterne (tossiche, farmacologiche, ambientali, ecc.).

 

Aiutaci ad avviare la ricerca scientifica del Progetto Piccolo Principe!

 

ADOTTA UN RICERCATORE



Prevenzione e diagnosi

 

 

La prevenzione inizia con diagnosi precoce, con la prescrizione dell’astensione dallo sport competitivo nei soggetti affetti, sottoposti poi a controlli clinico-strumentali per valutare periodicamente il rischio di sviluppare aritmie maligne. In un contesto così delicato, il connubio fra ricerca scientifica e pratica clinica risulta essenziale al fine di garantire ai pazienti le cure ottimali per poter svolgere una vita il più possibile serena.

Proprio per questo gli esperti suggeriscono delle semplici pratiche per ridurre il rischio:

  • Essere informati

  • Sottoporre i bambini ad un elettrocardiogramma 

  • Migliorare la disponibilità di attrezzature mediche nei luoghi pubblici

  • Fornire una formazione adeguata alla rianimazione d’emergenza 

 

Sintomi e segnali

 

 

  • Perdita conoscenza (entro 10 - 15 secondi) manca ossigeno al cervello: perdita di riflessi nervosi, tono muscolare e alterazione del respiro 

  • assenza di respirazione: stato d’ansia, dispnea, cianosi, tachicardia

  • Convulsioni, contratture muscolari, talora scosse tonico-cloniche, tetraplegia flaccida 

  • Assenza di polso 

  • Cianosi pallida 

  • Midriasi pupillare

 

Come salvare le persone colpite da arresto cardiaco

 

 

Risulta importantissimo effettuare immediatamente la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e defibrillazione precoce. La percentuale di sopravvivenza dopo un arresto cardiaco è purtroppo il 2% dei casi, ma tale percentuale aumenta nel momento in cui si effettua una defibrillazione precoce, che aumenta le possibilità di sopravvivenza fino al 70% (se effettuata entro tre minuti).

Scende, infatti, la probabilità di sopravvivenza del 10% per minuto trascorso. 

Ovviamente non possedendo tutti una formazione di primo soccorso, risulta necessario contattare subito il personale sanitario. 

Ma, nell’attesa, la probabilità di decesso aumenta: per questo in Italia è stata approvata la Legge Salvavita n° 120 (3 aprile 2001), che decreta, secondo l’articolo 1:

  1. E' consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché' al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.

  2. Le regioni e le province autonome disciplinano il rilascio da parte delle aziende sanitarie locali  e delle aziende ospedaliere dell'autorizzazione  all'utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori da parte del personale di cui al comma 1, nell'ambito del sistema di emergenza 118 competente per territorio o, laddove non  ancora attivato,  sotto  la  responsabilità  dell'azienda  unità sanitaria locale  o  dell'azienda  ospedaliera  di  competenza,  sulla base dei criteri  indicati  dalle  linee  guida  adottate  dal  Ministro della sanità,  con  proprio  decreto,  entro  novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

 

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della  Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Con il Progetto Piccolo Principe ci stiamo pertanto impegnando a rendere le nostre città cardio protette con la donazione, installazione e formazione all’uso di defibrillatori nelle aree verdi, nelle scuole che ne sono sprovviste.

 

Aiutaci a rendere la tua città cardio protetta!

 ADOTTA UN DEFIBRILLATORE