IL SORRISO DI RICCARDO
Riceviamo la storia di Riccardo, raccontata dalla sua mamma Guendalina, che iniziamo a conoscere il 18 marzo 2023.
Lei narra la loro storia così:
“DICEMBRE 2018 E’ STATO L’ANNO CHE HA STRAVOLTO LA MIA VITA E TUTTA LA MIA FAMIGLIA.
RICCARDO, MIO FIGLIO MAGGIORE, AVVERTE UN INDEBOLIMENTO ALLA PARTE SINISTRA DEL CORPO MA DECIDE UGUALMENTE DI PARTIRE PER HAMSTERDAM CON SUA SORELLA ELEONORA. CON IL SENNO DI POI, CREDO CHE SIA STATO UN DONO DEL CIELO, QUELL’ULTIMO LORO VIAGGIO.
AL RIENTRO DOPO 5 GIORNI DI VACANZA, I SINTOMI SONO PEGGIORATI ED IL MEDICO DI FAMIGLIA CI CONSIGLIA UN RICOVERO.
UN MESE DI RICOVERO E SVARIATI ESAMI CON UNA BIOPSIA FINALE CHE RIVELA LA PRESENZA DI UN TUMORE CEREBALE. QUESTO TUMORE SI CHIAMA: GLIOBLASTOMA.
RICCARDO E’ INOPERABILE.
RICORDO ANCORA LE NOTTI, INSONNI IN CUCINA A LEGGERE I DOCUMENTI E CERCARE SU INTERNET IL SIGNIFIACATO DI TUTTE QUELLE PAROLE INCONPRENSIBILI SU QUEI REFERTI MEDICI. RICORDO LO STATO DI INCREDULITA’ CHE CI HA ACCOMPAGNATO IN QUEL PRIMO PERIODO.
DALLA NEUROLOGIA DI PARMA CI CONSIGLIANO, PER UNA SERIE DI PROBLEMI AI MACCHINARI PER FARE RADIOTERAPIA, DI ANDARE A MILANO PRESSO LA PEDIATRIA DELL’ISTITUTO DEI TUMORI. RICCARDO HA 20 ANNI, NON E’ NE UN BAMBINO , NE UN ADULTO, E’ COME LO DEFINISCONO IN AMBITO OSPEDALIERO, UN GIOVANE ADULTO.
RICCARDO NON INDAGA MAI SULLA SUA MALATTIA, NON CHIEDE, NON FA DOMANDE, SI AFFIDA AI MEDICI E ALLE CURE. DECIDIAMO DI DARGLI SPERANZA E ASSECONDIAMO IL SUO SILENZIO CONTINUANDO A DARGLI L’ILLUSIONE DI GUARIRE, PER LUI E PER NOI.
CI ABBANDONIAMO ALLE CURE DEI MEDICI SEMPRE MOLTO PREPARATI, DISPONIBILI AL DIALOGO, AL CONFRONTO E SOPRATTUTTO UMANI ED EMPATICI.
E’ UN PERCORSO DURO, DIFFICILE CON ALTI E BASSI CHE CI VEDE REAGIRE COME FAMIGLIA IN MODI DIFFERENTI CHE CI SCOPRE CON LE NOSTRE FRAGILITA’ E I NOSTRI PUNTI DI FORZA CHE FANNO PARTE DELLA NATURA UMANA.
ACCOMPAGNATI DA POCHI AMICI MA VERI, ABBIAMO VISSUTO CON CORAGGIO QUESTO TEMPO.
IL TEMPO VA… IL TEMPO SCORRE…
IL TEMPO CHE HO TRASCORSO CON RICCARDO E’ STATO UN TEMPO SOLO PER LUI E DI QUESTO MI SENTO FELICE PERCHE’ HO POTUTO DEDICARMI A LUI COME NON LO FACEVO DA ANNI A CAUSA DEL MIO LAVORO E DELLA VITA FRENETICA CHE VIVEVO.
TEMPO DI CURA E ASCOLTO.
TEMPO DI SCOPERTA DI QUEL SUO SORRISO CHE NON HO MAI SAPUTO COGLIERE FIN IN FONDO.
IL 20 GIUGNO 2020 RICCARDO E’ VOLATO IN CIELO.
NON SI E’ MAI PRONTI, NON SI E’ MAI PREPARATI.
IL NOSTRO SALUTO E’ STATO UNA PICCOLA CERIMONIA IN GIARDINO MOLTO SEMPLICE CON POCHE PERSONE , DEI PALLONCINI BIANCHI VOLATI IN CIELO E PENNARELLI COLORATI PER SCRIVERGLI SULLA BARA UN PENSIERO CHE LO ACCOMPAGNASSE IN QUELL’ULTIMO SALUTO TERRENO.
CI MANCA TANTO, TOGLIE IL FIATO PENSARCI SENZA DI LUI.
IN QUESTO NUOVO TEMPO, ABBIAMO FATTO TANTE COSE PER LUI PERCHE’ LUI VIVE IN NOI IN UN MODO NUOVO. CI PRENDIAMO CURA DI LUI AIUTANDO CHI SOFFRE, ATTRAVERSO TANTI PROGETTI.
QUESTA E’ LA NOSTRA NUOVA VITA.
RICCARDO DA LASSU’ CI GUIDA, CI FA INCONTRARE PERSONE SPECIALI CHE CI DANNO LA POSSIBLITA’ DI RENDERLO VIVO IN UN MODO NUOVO.
L’INCONTRO CON L’ASSOCIAZIONE “LUCA OMETTO” E’ PER ME UNO DI QUESTI INCONTRI IMPORTANTI CHE VORREI TRASFORMARE IN QUALCOSA DI BELLO PER LUI E PER GLI ALTRI.”